martedì, giugno 18, 2013

La data di scadenza delle nostre bici?


 Quando ho letto questo articolo su mtb forum sono rimasto un po’ perplesso
Sono pienamente d’accordo col sottotitolo “tutto si rompe (prima o poi)”.
L’ho scritto e riscritto su questo blog: la roba si rompe, personalmente da quando giro in fissa ho spaccato una pedivella, un cerchio e il carrello di una sella, più camere, copertoncini (uno aperto in skid con conseguente esplosione della camera e scintille del cerchio che raschiava sull’asfalto) e catene.
Ma quello che è scritto nell’articolo è inaccettabile, che un telaio duri 2-5 anni non va bene, specie si stiamo parlando di roba che costa 2 mila euro o giù di li.
La mia teoria è che siccome tutto si rompe è meglio spendere qualcosa in più per del materiale che duri una vita (o quasi).
Il bello della fissa è che c’è talmente poca roba che ben poco è a “rischio scadenza”, d’altra parte molti di noi viaggiano su telai e componenti che facilmente hanno più di vent’anni … in pratica ci sono fissati che girano su bici che hanno più anni di loro.
Quindi prendetevi la bici giusta, montatela bene e non preoccupatevi di dover cambiare nulla per i prossimi 20 anni e forse più J


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Personalmente ho recuperato un telaio "di quando ero ragazzo" (leggi 1980).

Convertito in fissa che utilizzo per andare al lavoro e per le commissioni.

Ovviamente ho cambiato ruote, guarnitura e sella per renderle più compatibili con l'utilizzo del pignone fisso.

Sono convinto che il telaio mi sopravivverà. Nel mio paese vedo vecchietti con biciclette così vetuste che non riesco a capite chi sia più anziano.

Quindi questa storia della data di scadenza mi sembra una enorme caxxa...ta!

Glaucos ha detto...

Aldone, sono d'accordo che quell'articolo sia "catastrofista" (e infatti sul forum ha ricevuto qualche critica per questo), ma non penso sia confrontabile l'uso che fai tu di una bici (trick e riding urbano su una fissa) con quello che ne fa l'autore dell'articolo (all mountain / gare enduro).

Mi è capitato più volte di andare in giro con lui, sia in collina di Torino che in bassa Val Susa, e ti posso assicurare che è uno che in bici ci va giù pesante, di conseguenza la bici è sottoposta a grossi stress meccanici già solo per l'uso intenso quando "tutto va bene". Non stiamo poi a pensare quando qualcosa non va per il verso giusto e si impatta contro qualche pietra o tronco lungo il sentiero :-)
Diciamo che quell'articolo è "livellato" per chi usa la bici (o meglio una MTB Full nel suo ambiente) in modo intenso, molto intenso... Io la mia full l'ho portata dopo due anni a fare manutenzione "grossa" in negozio, fin'ora me la sono accudita io in cantina e non ho ancora dovuto cambiare nulla nonostante i 100000 (centomila) metri di dislivello e 3000 (tremila) km fatti, quasi tutti su sterrato cattivo :-)