giovedì, aprile 26, 2012

Selle, manubri, pedali, etc.

 
Altro settore, come per le ruote, dove l'immagine la fa da padrone.
Le selle sono Brooks, i manubri da pista non nastrati o risers con le manopole con le stelline, etc.
Occhio perchè questi sono i 3 punti di contatto tra il vostro corpo e la bicicletta, per questo motivo lo ho accumunati nello stesso post.
Potete avere la macchina fotografica digitale pià figa della terra ed il computer migliore del mondo, ma se il cavo USB che usate per collegarli fa cagare le foto non le scaricate, punto.
E se vi fanno male le mani, i piedi o il culo, pedalate male, punto.
Più che per altri componenti solo provando e riprovando si riescono a trovare i pezzi giusti per la propria bici, ma soprattutto per il proprio corpo.
A volte basta un attacco manubrio più lungo o più corto anche di un solo centimetro, un diverso tipo di manopola per cambiare radicalmente la comodità dell'andare in bici.
Più di ogni altro componente è necessario sperimentare e provare varie soluzioni, una sella comodissima per un ciclista può essere scomoda per un altro.
Se dopo più di un'ora in sella inizia a far male qualche parte del corpo è necessario rivedere la posizione sulla bici, o dei componenti più adatti.
Ad esempio i classici pedali da corsa per le gabbiette sono pensati per essere usati con scarpe da bici con suola rigida, se si usano delle scarpe da ginnastica con la suola morbida è meglio montare dei pedaloni belli grossi da BMX, che poi non solo le scarpe dipende anche dal numero che avete, magari una fanciullina col 36 non si trova bene come me che ho il 45 con gli Odyssey in plastica.
Insomma, analizzate bene, provate e riprovate.

lunedì, aprile 23, 2012

The North Face Messenger Bag

Inizio col dire che io questa borsa non la volevo comprare, per quanto adori il materiale della North Face (ho 2 zaini da montagna e almeno una decina di capi di abbigliamento) ero dell'idea che, per una messenger bag, bisognasse rivolgersi ad una azienda abituata a lavorare coi bike messenger e non con gli alpinisti.
Da qualche tempo avevo la necessità di una tracolla che si potesse portare in ufficio senza sembrare un corriere in bicicletta, quindi un oggetto di colore, dimensione e forme "normali".
Ero sul punto di comprare una Mission Workshop, poi quasi per caso sono passato all'Outlet della North Face a Vicolungo dove l'ultima settimana di febbraio facevano sconti dell'80% sul prezzo outlet; morale la suddetta borsa che di listino costa 95 euro, l'ho pagata 6!
Forse non sarà la migliore messenger bag del mondo, ma per meno di 10 euro posso accettare qualche compromesso.
Devo dire che la borsa è fatta bene, è bella, materiali ottimi, è molto "da ufficio", con una grossa tasca porta laptop (purtroppo non imbottita) e taschine per penne etc, ci sono anche 2 tasche perfette per portare un Kriptonite Mini U lock e gli attrezzi per la bici.
Usata come tracolla normale (lasciando a casa la bici) è perfetta, pedalando, non è niente male e si muove veramente poco, decisamente meglio della mia prima Timbuk2 che si girava continuamente.
La tracolla si può usare sia sulla spalla destra che sinistra, cosa piuttosto comoda dal momento che pur essendo destro preferisco portare la borsa sulla spalla destra; occhio che la cinghietta di stabilizzazione dove è messa, ovvero sul fondo della borsa non serve a nulla, bisogna smontarla e riposizionarla sullo spallaccio principale.
Per la taglia ho preso una large e sono felice della scelta, alla fine una borsa un po' abbondante conviene sempre per portarsi una maglietta ed una camicia di ricambio per non rimanere sudaticcio tutto il giorno e un po' di spazio in più fa comodo, anche perchè le cinghie di chiusura sono piuttosto corte e la borsa se stracarica diventa scomoda, decisamente questa North Face non è la sacca ideale per andare a fare la spesa grossa.
In un mondo dove ormai tutte le tracolle sono spacciate "da messenger" la North Face se la cava piuttosto bene, se la dovete usare per fare il corriere in bicicletta cercate altrove, ma se volete la tracolla perfetta per andare al lavoro in ufficio è fantastica.

venerdì, aprile 13, 2012

Ma la fissa è pericolosa?

Un bimbo inizia a cercare di spostarsi prima strisciando, poi gattonando ed infine inizia a muoversi da bipede, in queste fasi impara che se cammina in avanti si sposta in avanti, se cammina indietro si sposta indietro e se non muove le gambette sta fermo; se spostandosi in avanti smette di muovere le gambette immediatamente si ferma, se sta correndo, impara in fretta che non basta fermare le gambe, ma bisogna puntarle per terra per contrastare l'inerzia del corpo, altrimenti si cade rovinosamente.
Tutto questo il bambino lo impara DA SOLO provando e riprovando (e io di bimbi ne ho 2 e so di cosa parlo).
Poi lo si mette su un triciclo (a ruota fissa e senza freni meccanici) dove pedalando in avanti si sposta in avanti, indietro si sposta indietro, se smette si ferma, ESATTAMENTE come a piedi.
Successivamente passa ad usare  su una bicicletta a ruota libera ed impara che succedono cose strane: se pedala in avanti si sposta in avanti, ma se pedala indietro non succede nulla, se andando avanti smette di pedalare continua a non succedere nulla, finalmente qualcuno gli spiega (perchè bisogna dirglielo, non ci arriva da solo istintivamente) che le leve sul manubrio servono per fermarsi.
Dopo molti anni il bambino, ormai non più bambino, scopre che esistono mezzi a motore con pedali che vanno premuti per accelerare e fermarsi, è fondamentale che su ogni mezzo di trasporto esista una leva od un pedale del freno altrimenti come si fa?
Può essere che lo stesso bimbo cresciuto usi: sci, snowboard o pattini sul ghiaccio, dove i freni non ci sono, ma incredibilmente la cosa non gli crea alcun problema.
Poi scopre che esiste una bici di moda cosidetta fissa dove i freni non ci sono (orrore) e dove non si può smettere di pedalare (pazzesco) e per fermarsi pare si debba fare forza sui pedali, sarà sicuramente pericolosissimo!
Ma scusa quando avevi 2 anni non era pericoloso girare su una fissa brakeless ed ora lo è?
Quando cammini o corri hai bisogno di una leva freno da stringere in mano per fermarti altrimenti non ci riesci?
Non credo proprio, smetti di muovere le gambe e ti fermi, esattamente come non puoi sperare, camminando, di arrestare il movimento dei piedi e magicamente continuare la tua corsa "a ruota libera".
Ci riuscivi quando ti facevi ancora la cacca nel pannolino, a camminare e correre sei ancora capace adesso, sarà così difficile e pericoloso usare una fissa??

giovedì, aprile 12, 2012

La Stampa e lo scatto fisso

La Stampa di Torino è riuscita a mettere insieme una pagina sulla fissa, che, a parte le parole di Angelo dei 10Cento, più che una pagina informativa è un immane coacervo di cazzate.
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/449716/
Io dovrei essere felice che la stampa dedichi dello spazio alla mia passione, ma quando leggo queste cose mi chiedo se non sarebbe meglio tacere.
Uno che si spaccia per giornalista e definisce bicifissa del "mitico" Aldone una associazione significa che non ha neppure capito la differenza tra un blog e una associazione; forse, ma dico forse, dovrebbe cambiare mestiere.
Uno spunto di riflessione: tutte le volte che mi capita di leggere su autorevoli testate di un argomento che conosco molto bene e di cui, mi rendo conto, il giornlista non sa assolutamente nulle, mi domando se tutte le altre notizie che sono scritte in quelle pagine abbiano lo stesso grado di attendibilità ... nullo.
Continuiamo a pedalare che è meglio.

venerdì, aprile 06, 2012

Trasmissione

Nessuno la caga e continuo a vedere roba generica cinese anche su bici di valore, ma la trasmissione è quella che vi fa andare avanti e vi ferma pure, spendeteci qualche soldo che conviene.
Purtroppo le guarniture non costano poco, così come le corone ed i pignoni fatti bene, ma se è così un motivo ci sarà.
Su una bici monomarcia non c'è un cambio a tendere la catena, se corona e pignone non sono perfettamente rotondi la catena varierà la sua tensione durante la pedalata, e non è una cosa bella.
I pignoni economici sfilettano i mozzi, le corone troppo sottili si accartocciano sotto sforzo e le catene si aprono quando è meno opportuno.
Da quando vado in bici, prima MTB e poi fissa, praticamente tutte le rotture le ho avute nella zona trasmissione, proprio perchè è la più sollecitata durante la pedalata.
Sulla fissa, da quando uso solo roba da pista vera di aziende serie (Campagnolo, Sugino, Miche) per la guarnitura e Fixkin per pignone/mozzo non ho più avuto problemi, mentre continuo a sentire e leggere di mozzi sfilettati, corone ovali e problemi di ogni sorta con materiale non di primissima scelta.
Come paragone, a parte incidenti di vario genere, non mi ricordo di telai o ruote che si sono rotti o che hanno avuto seri problemi in caso di normale utilizzo.
Se prendete una fissa base economica asiatica, è ben difficile che riusciate a rompere telaio o cerchi, a meno che non saltiate regolarmente giù da sets di scalini, ma molto probabilmente qualche problema con la trasmissione prima o poi lo avrete.

martedì, aprile 03, 2012

Ruote

Le ruote sono la seconda cosa più appariscente dopo il telaio, solo che le ruote non sono solo l'altezza del cerchio e il colore dello stesso, c'è qualcos'altro.
Innanzitutto ci sono i mozzi, se non girano bene fate un sacco di fatica e non vi muovete.
Ci sono mozzi dove potete avvitare un pignone fisso, una ruota libera o entrambe, o 2 pezzi dello stesso tipo, secondo me l'opzione fisso-libero non ha alcun senso, o preferite l'una o l'altro, non conosco nessuno che cambia a seconda dell'umore del giorno.
La possibilità di 2 pignoni di diversa dentatura può essere utile, ma non è certo fondamentale, la cosa più interessante è che se sfilettate un lato vi rimane l'altro e non buttate il mozzo.
Chiaramente l'opzione migliore rimane il Fixkin, già lo sapete come la penso.
Per i cerchi ricordate che la vostra bici non è un pezzo d'arredamento, ma un mezzo da usare in strada, i profili alti pesano e su percorsi dove non si procede a velocità costante per lunghi tratti, ogni ripartenza è più difficile se ruote sono pesanti.
Raggi? Per utilizzo urbano la soluzione più semplice e definitiva sono 32 in terza, inutile avere meno raggi, a meno di ricerca di velocità estreme.
Per le razze vale lo stesso discorso dei profili alti, son fighe, ma non servono ad un cazzo, pesano e costano troppo.

domenica, aprile 01, 2012

Birra e Benzina

Birra, ora meno cara della benzina.
Andate in bici e bevetevi una birra, risparmierete un sacco di soldi, anche perchè, per quanto voi possiate bere sicuramente la vostra auto beve di più.
Inoltre pedalando non rischiate che vi venga la panza da bevitore di birra, cosa volete di più dalla vita?