giovedì, agosto 28, 2008

Snap!


John Prolly è sicuramente uno dei migliori freestylers in fissa in circolazione; la sua bici è una Surly Steamroller in acciaio con forcella della Brooklyn Machine Works, che stava per essere sostituita da una BMW Gangsta Track, l'unica bici fissa attualmente in circolazione pensata e studiata per i tricks, evidentemente la Steamroller l'ha saputo ed ha deciso di suicidarsi.
Per inciso il Surly è uno dei telai più robusti e pesanti in circolazione, ma evidentemente disegnati per qualcosa di diverso da quello che richiede la nuova scuola della fissa urbana.

mercoledì, agosto 27, 2008

Sugino 75


Esistono varie soluzioni per le guarnitura, purtroppo quelle "vere" da pista non sono molto economiche, non si trova nulla sotto i 150 euro, la Sugino RD che ne costa meno di 100 in realtà è una doppia da strada con corona da 1/8.
Il perchè non si trovino guarniture economiche è presto detto, su una fissa in pista o in strada le forze in gioco sono veramente notevoli, in pista poi la rigidità deve essere assoluta e questo significa pezzi forgiati e cari.
Per questo motivo per un bel po' ho usato una Campagnolo Pista d'epoca, sicuramente bellissima, ma non il massimo su un moderno telaio in alluminio.
Guardandomi intorno non trovavo nulla che mi piacesse, soprattutto non volevo spendere cifre folli per qualcosa che non mi convinceva e non era superiore alla Campagnolo vintage.
Sui 150-160 euro in Italia si può trovare Miche e Stronglight, belline, ma nulla di particolare, Campagnolo Record Pista assolutamente fuori budget così come Shimano Dura-ace.
Online all'estero non c'è molto di più, sui 200 dollari USA si trova FSA che ha lo spider in carbonio e skiddando prende gioco, la classicissima Sugino 75 e la nuova Truvativ Omnium.
Quest'ultima è un prodotto estrememente interessante, assolutamente ipertecnologico con cuscinetti esterni, ma come al solito non è distribuita nel nostro paese e di comprarla al buio online non ne avevo nessuna voglia.
Rimaneva solo Sugino 75, che, a leggere in giro sui vari forum internazionali, è una vera bomba, esteticamente molto classica, certo riuscire a mettere le mani su un modello anodizzato blu sarebbe stato il massimo, ma non era facilissimo da avere, anche online la distribuzione era un po' casuale e in numeri molto limitati e prezzi piuttosto elevati.

E qui entra in gioco il bello della rete.
Tempo fa postando sui vari forum di bici conosco un ragazzo italaino che vive a Londra e fa il meccanico di bici, la faccio breve, l'amico un giorno posta su bdc-forum un po' di foto di quello che si vende il negozio dove lavora, roba veramente da sbavo, inizio a rompergli un po' le scatole per una guarnitura, si parla un po' di prezzi, io non ho fretta e voglio spendere il meno possibile, la cosa va avanti per un po' fino a che Marco "Pepperoni" che vive a Londra pure lui rientra in Italia per qualche giorno di vacanza, si scopre che i due abitano a 200 metri l'uno dall'altro e dopo svariate messaggi via mail, myspace, skype, telefono, con momenti di panico (le guarnitura in questione erano finite!) finalmente Marco prende in consegna il pezzo, fa il giro di mezza Europa (si è fatto anche un po' di mare in Croazia) e alla fine ... eccola qui nelle mie mani, semplicemente bellissima.
Un doveroso GRAZIE tutti quelli che hanno collaborato!

martedì, agosto 26, 2008

Quiz


Visto che siete tornati tutti dalle vacanze (ieri ho fatto il nuovo record di contatti giornalieri!) vi propongo un giochino semplice semplice: COSA C'E' DENTRO LA SCATOLA??
Vi voglio aiutare ... è un nuovo pezzo per la mia bici ... uno di quelli che non si trovano in Italia, vediamo chi indovina
AGGIORNAMENTO: in molti sono arrivati a capire quale di componente c'è dentro, non è difficile, però voglio marca e modello ... e non è difficile neppure quello calcolato che la scatola, così banale e senza scritte, è quella originale del prodotto.
Solo in due fino ad ora hanno indovinato la marca e solo uno il modello però non si è firmato ... i commenti li pubblico tutti insieme alla fine per non togli ervi il gusto
AGGIORNAMENTO numero 2: Bravi, ci siete arrivati, o quasi, visto che nessuno ha indovinato il COLORE :-)

lunedì, agosto 25, 2008

Componenti


Ultimamente stò riconsiderando un po' il montaggio del mio Vigorelli.
Il primo montaggio della bici era un misto di casualità orientato vagamente al freestyle con un paio di scelte dettate esclusivamente dall'accostamento cromatico: manubrio riser (blu) e attacco da MTB, ruota posteriore con mozzo flip flop in modo da avere un rapporto veloce per correre e uno più agile per trickare e cerchio sempre blu, anteriore spaiata, pedivelle Campagnolo Pista vintage perchè non avevo trovato altro, sella Cinelli scelta solo per il colore bianco, pedali generici da MTB con gabbiette in plasticaccia che avevo in garage ... non è che ci volesse un esperto a capire che si poteva fare di meglio, inoltre mi sono reso conto che, almeno per me, questo montaggio proprio non funzionava.
Il manubrio era troppo pesante, l'attacco troppo lungo (10cm) non era il massimo per freestyle e nello stesso tempo pessimo per andare veloce, la ruota anteriore molto bella e leggera, ma assolutamente inadatta per saltare e i componenti scelti per l'accostamento cromatico erano osceni, la sella era scomoda e alla fine avevo la bici di 2 bianchi diversi e 3 blu differenti :-(.
In questi mesi ho avuto la possibilità di fare un bel po' di prove per capire cosa voglio dalla bici e come voglio montarla, ora è molto più "corsaiola" e prossimamente lo sarà anche di più.
Vediamo un po' come cercare di capire "da subito" come scegliere i componenti.
La scelta deve essere dettata dall'analisi di diversi parametri:
1) Cosa voglio fare con la bici: velocità, freestyle, cazzeggio, di tutto un po'? E soprattutto poi userò la bici per come l'ho montata? Ha poco senso mettere una 650c all'anteriore per fare barspin e poi non passare un bel po' di tempo ad imparare a farlo.
2) Quanto sono disposto a spendere? E' ovvio che spendendo di più si riescono a comprare componenti migliori, ma qual'è il giusto compromesso?
3) Quanto voglio che la bici sia "bella"? E' il caso sbattersi per scegliere roba colorata, strana e particolare, spenderci dei soldi, quando dei componenti "normali" potrebbero essere una soluzione migliore?
Dal momento che la fissa specie se montata su un telaio da pista è, di per se, estrememente semplice, il montare componenti di diversa natura cambia radicalmente il risultato, lo stesso telaio montato "da pista" o "da BMX" si pedalerà per forza di cose in modo completamente diverso; montare una guarnitura da strada può essere un'ottima economica soluzione se è una "standard" recente usata poco, ma qualcosa degli anni '60 anche se è gratis è una pessima idea perchè a skiddare si spacca subito; un manubrio blu è bellissimo se abbinato ad altri particolari della stessa ditta e dello stesso colore, se è l'unico componente colorato della bici risulterà bruttissimo e se lo devo pagare 10 volte il prezzo dello stesso componente nero sono evidentemente soldi buttati.

mercoledì, agosto 20, 2008

Cinelli x MASH


Trovata in rete, il primo telaio si direbbe una colorazione custom per uno dei riders di MASH coi loghi sulla forcella e il nome sul tubo orizzontale, il secondo potrebbe essere coi colori 2009?

lunedì, agosto 18, 2008

La Cinelli Bootleg Mystic di Stefy


Quando si paciocca da un po' sulle bici si ha sempre un po' di roba sottomano utile per un valido montaggio, nel caso specifico avevo: sella, ruota anteriore, guarnitura doppia da strada con bracci da 170mm e freno, fondamentalmente serviva solo una posteriore da pista e il gruppo manubrio.
Per la posteriore avevo già un cerchio ad alto profilo rosso come l'anteriore, è bastato montarlo con un mozzo Miche Pista.
Come rapporto volevo mettere qualcosa di facile e leggero, più corto del classico 42-16, io mi ero trovato benissimo col 39-16, ma anche qualcosa tipo 42-17 poteva andare bene, la Shimano 105 usata che avevo montava un 41 come corona piccola per cui la scelta è caduta sul pignone da 17 denti sempre Miche.
Su una taglia così piccola una guarnitura con bracci corti da 165mm andrebbe sicuramente meglio, ma è difficile da trovare e per gli upgrade c'è sempre tempo.Come pedali ho montato dei vecchi Miche da corsa, con puntapiedi Campagnolo in metallo e bellissimi cinghietti Silva in cuoio sempre rossi.
Il manubrio è la parte che mi ha creato più problemi.
Stefy voleva un manubrio alto per avere una posizione comoda e non sdraiata sulla bici, le opzioni erano 2: o mettere un manubrio da MTB rialzato con un rise importante di 2" o andare direttamente su uno da passeggio.
L'opzione passeggio non mi entusiasmava visto che il prodotti sono tutti di bassa gamma, troppo larghi e decisamente brutti.
Un po' per caso, un po' per fortuna ho trovato una accoppiata manubrio oversize con rise di 2" e attacco corto da 60mm nuovi da freeride della Truvativ ad un prezzo stracciato e non me li sono fatti scappare, oltretutto la finitura nera opaca è uguale a quella del telaio.
Per la leva freno ne ho utilizzata una da ciclocross oversize montata sulla piega con un po' di spessori in gomma (come già detto più volte all'inizio il freno è meglio montarlo).
Non ho usato le manopole, ma il nastro manubrio perchè così il diametro totale è minore e risulta più comodo per le mani piccole.
C'è ancora qualche lavoretto da fare, la sella è un po' da alzare, da verificare bene la lunghezza dell'attacco manubrio e l'assetto sulla bici, insomma quei piccoli aggiustamenti dopo qualche pedalata, prossimamente gomme rosse (già in garage) e una guarnitura da 165mm.

venerdì, agosto 15, 2008

Hanno rubato la bici di Alessio


Questa volta non è una questione di lucchetto, gli hanno aperto il furgone del lavoro per rubare un carico di monitor e han preso anche la sua bici che c'era dentro, il tutto a Milano.
La bici è molto particolare, almeno il telaio che è un custom pezzo unico in acciaio, verde con forcella bianca da 1 1/8" facilmente riconoscibile, montata col gruppo completo Miche Pista con guarnitura Advanced e ruote Miche Pistard per copertoncino, attacco reggisella e manubrio Deda, la foto è vecchia e il nastro è stato cambiato con uno giallo.
Occhi aperti se la vedete in giro.

mercoledì, agosto 13, 2008

Il reale utilizzo delle Aerospoke


Variazioni di trackstand/surplace con piede appoggiato sulle razze!

lunedì, agosto 11, 2008

Per favore montate i freni!!


L'altro giorno mi arriva una mail da un appassionato di fissa che ha da poco completato la sua bici, ve la voglio raccontare perchè non è la prima volta che ricevo lettere di questo tipo.
L'inizio è classico: mi chiamo .. , complimenti per il blog, ho appena completato la mia bici, volevo qualche consiglio perchè, testuali parole, "non riesco a fare niente, sgommate, fermarmi , ecc.." e fin qui nulla di male, fresco di fissa, senza esperienza, con un brutale 52-16, riuscire a fare delle cose è veramente difficile, ci vuole pratica E un rapporto molto più agile, tipo 42-16 o simili.
Quello che mi terrorizza è la frase che segue: "il freno non l'ho messo per un fatto di estetica", ma checaxxo, se non sei in grado si fermarti, l'unico problema estetico di cui ti devi preoccupare sono i punti sulla faccia che ti metteranno all'ospedale dopo essere andato a sbattere da qualche parte.
Battute a parte, SE non siete in grado di fermarvi bloccando la posteriore per favore, montate i freni, a toglierli c'è sempre tempo!!

venerdì, agosto 08, 2008

Geekhouse Powdercoat


Se state ancora perdendo tempo a cercare dei cerchi Velocity deep-V colorati per fare bella la vostra bici, lasciate perdere, Geekhouse ha messo a punto un processo che si chiama "sublimated powder coat", che permette di fondere nella verniciatura qualunque immagine digitale.
Bisogna ammettere che l'effetto è notevole, che poi stia bene su una bici ... è questione di gusti.

lunedì, agosto 04, 2008

Un telaio per Stefy ovvero la scelta del telaio


Mia moglie, finalmente, mi ha chiesto di farle una fissa, da un po' mi guardavo intorno per trovare un telaio da corsa della sua misura da convertire, ma non è facile trovare un 50cm in buone condizioni a prezzo onesto, per cui alla fine ho deciso di andare sul nuovo.
Attualmente Stefy usa una bici tipo olandesina monovelocità a ruota libera con cui si trova piuttosto bene non fosse che pesa una tonnellata, da qui la necessità di una una bici leggera e veloce.
Se la leggerezza è un parametro fondamentale, la soluzione migliore è partire da un telaio in alluminio con forcella in carbonio, un full carbon costa troppo e un acciaio (anche con tubi pregiati) è troppo pesante.
Se per un telaio in acciaio ci si può rivolgere anche a piccoli produttori artigianali, per un alluminio è un po' più difficile visto che mi son sentito dire che è "impossibile" trovare forche pista in carbonio economiche e che quindi bisognava necessariamente montarne una da corsa, cosa che secondo me crea un inutile aborto, accettabile per una conversione al risparmio assolutamente folle per un telaio nuovo.
Oltretutto come ho già scritto se si ha a che fare con piccoli produttori è spesso necessario "stargli addosso" per esseri sicuri di avere esattamente ciò che si chiede, cosa che, sinceramente, non avevo alcuna voglia di fare; oltre a problemi vari di spedizione visto che a Torino nessuno, purtroppo, fa più telai.
Il telaio non doveva avere geometrie impiccate e troppo difficili da pista pura, ma nemmeno troppo rilassate da corsa, a "peggiorare la situazione" oltretutto la moglie, giustamente, voleva l'opzione del freno anteriore.
La scelta quindi si è ristretta ad un solo telaio: quello del Cinelli Mystic Rats.
Le richieste da parte della "cliente" erano piuttosto chiare: manubrio bello alto, assolutamente non da corsa ne da pista, sella comoda (che già avevamo in casa), un solo freno all'anteriore, opzione flip/flop fixed/free scartata dal sottoscritto perchè la odio; insomma con la bici completa avrei smontato e sostituito praticamente tutto, tanto valeva prendere il solo telaio da montare a piacimento.
Tutto questo discorso è anche per spiegare che non tutti i telai sono uguali, non si può prendere un telaio "a caso", non si può paragonare un alluminio ad un acciaio, un prodotto di serie con uno artigianale, con geometrie da pista o da corsa o una via di mezzo; ogni telaio ha delle specifiche particolarità, dei vantaggi e degli svantaggi su cui non sarebbe male ragionare, specie perchè il telaio E' la bici, se la scelta iniziale è sbagliata difficilmente il risultato finale sarà ciò che si cerca veramente.