venerdì, giugno 29, 2007

Barends


I barends sono quei tappi che si mettono sulle estremità del manubrio (qualunque tipo di manubrio) e servono a due scopi:
- il primo è di non danneggiare il manubrio stesso in caso di urto con l'asfalto (specie quelli orizzontali da MTB una volta che le manopole di gomma si sono rovinate e tagliate).
- il secondo, molto più importante, è non piantarsi l'estremità del manubrio nella pancia in caso di incidente.
Per entrambe i motivi sono molto diffusi tra i BMXers e, se non sbaglio, sono obbligatori sulle bici da corsa in gara.
Quelli della foto sono da fighetto con il logo di MASH SF, ma quelli base costano poco e possono essere molto, molto utili.

martedì, giugno 26, 2007

BFF in Italia



Questo video è il riassunto di Naoto dell'edizione 2006 del Bike Film Festival.
Quest'anno due date per l'edizione italiana del BFF: dall' 8 all' 11 novembre a Roma al cinema Metropolitan e dal 15 al 18 novembre a Milano al cinema Mexico.
http://bicyclefilmfestival.com/2007_site/roma/
http://bicyclefilmfestival.com/2007_site/milano/

Tenetevi liberi perchè oltre a guardare i film ci sarà un bel po' da pedalare e fare casino.
Ringrazio Naoto per avermi messo nel video (e soprattutto di aver filmato la gara di skids) e gli amministratori del sito del BFF avermi citato tra coloro che hanno contribuito e ispirato (?) ... sono commosso.

Madrid 1920


Keith da Barcellona mi ha mandato alcune foto d'epoca che ritraggono bici da pista, la mia preferita è quella che vedete qui sopra: il velodromo Real Madrid nel 1920.
La cosa più buffa sono le condizioni della pista, ci sono delle buche così grandi che oggi ci vorrebbe una mountainbike biammortizzata, invece nel 1920 bastava un telaio in acciaio e una ruota fissa.

venerdì, giugno 22, 2007

Lego


Montando la bici di Vincenzo con un mix di componenti vecchi, nuovi, più o meno usati, prendendo a prestito qualcosa dalle altre bici del Garage, smontando e modificando la guarnitura per ottenere una linea di catena perfetta non posso fare a meno di pensare al Lego.
Quei mattoncini di plastica colorata, che si incastavano perfettamente uno con l'altro fino a formare quasi qualunque cosa, erano il mio gioco preferito quando non ero al parco a scorrazzare con la bicicletta.
Con il Lego potevi inventare ogni giorno un gioco nuovo; gli edifici della citta diventavano un castello medioevale mentre gli astronauti della base spaziale si trasformavano nei cavalieri di Re Artù.

Ora che sono grande ho riscoperto il divertimento di pedalare con la fissa e nel poco tempo libero gioco nel mio Garage a smontare e rimontare biciclette per creare qualcosa di nuovo, per trasformare una MTB in una bici da pista o una Graziella in una bici da carico, smontando e rimontando fino ad ottenere il risultato voluto.
Le bici non sono immutabili, si possono e si devono smontare, a volte non è necessario, ma può essere molto utile sperimentare nuove soluzioni per ottenere veramente ciò che si vuole.

... se solo le filettature avessero lo stesso passo invece che c'è sempre qualche incompatibilità tra italiano e inglese ... ma se così fosse sarebbe tutto troppo facile e non ci sarebbe più il divertimento :-)

mercoledì, giugno 20, 2007

Xtreme Wheelchair



Questo video non c'entra nulla con la bici, c'entra con la passione di voler fare qualcosa che si ama anche quando si è oggettivamente impossibilitati a farlo.
Questo video è per tutte quelle volte che non usiamo la bici perchè fa troppo freddo, troppo caldo, troppo tiepido, perchè le gomme sono sgonfie, perchè la bici è vecchia, perchè pedalare è faticoso, perchè c'è qualcosa di interessante (?) in tele, perchè le cose belle le fanno altrove e qui non c'è la cultura della bici ...
Questo tipo è bloccato su una cazzo di sedia a rotelle e si spara dei tricks che la maggior parte dei BMXers non si sogna nemmeno di provare, massimo rispetto.

lunedì, giugno 18, 2007

Digital bike designer


Sembra che qualcuno prenda un po' troppo sul serio questa cosa della fissa ... per sdrammatizzare ecco a voi uno strumento totalmente inutile per disegnare la vostra prossima bicicletta a ruota fissa.
Potete selezionare i vari componenti a piacimento e assemblarli come più vi piace, la scelta dei componenti va fatta esclusivamente seguendo criteri puramente estetici e non funzionali :-)
ps. le ruote lenticolari Campagnolo sono uno spettacolo!

venerdì, giugno 08, 2007

Manubri da città


Il principale vantaggio della fissa in città è il controllo superiore rispetta ad una ruota libera, aggiungiamo un telaio leggero da corsa e delle ruote strette e veloci e la bici si trasforma in una katana capace di penetrare il traffico come una lama calda nel burro.
Principale ostacolo al passaggio tra un'auto e l'altra è la larghezza del manubrio.
Considerazioni sulla comodità a parte è impossibile pensare di passare tra le auto ferme in coda con un manubrio più largo di 40-42 cm.
Le misure classiche dei manubri da corsa vanno da 40 a 44 cm con qualche raro 38, la misura classica è 42, in queste dimensioni totali si montano leve freno da corsa o da ciclocross sull'orizzontale e eventualmente i comandi cambio senza alcuna difficoltà.
I manubri da MTB sono invece molto più larghi, specie quelli rialzati o "risers" e il diametro differenziato impedisce di montare le leve molto vicine all'attacco manubrio, a meno di non girare senza freni è praticamente impossibile avere un manubrio da MTB più stretto di 45cm.
Un manubrio stretto ha una leva inferiore con conseguenti svantaggi di un minore controllo alle basse velocità e una maggiore attenzione su superfici sconnesse quando la bici "imbizzarrita" richiede una notevole forza per tenere la traiettoria, utilizzare un manubrio strettissimo come quello della foto è veramente impegnativo.

mercoledì, giugno 06, 2007

Singing in the rain: la notte bianca fissa


L'alleycat dello scorso weekend è stata segnata dalla pioggia, un vero peccato perchè la notte bianca del fisso era organizzata veramente bene con eventi "per tutti i gusti"; come avrete intuito non ho potuto partecipare, in attesa delle foto ho quindi deciso di mettere sul blog le parole di Cronoman.

"king of the park: una serie di azzardate batterie incrociate di 3 corridori l'una su un veloce e insidioso (per pioggia) percorso a circuito intorno al parco sempione, partenza e arrivo davanti alla fontana in piazza castello. 1 euro a batteria a testa per giocare, il vincitore piglia tutto.
trackstand, slow race e foot down improvvisati sotto ai portici in piazza mercanti, nel centro medievale di milano, per sfuggire alla pioggia battente.
faccie conosciute, ma che bello vederne anche di nuove.
rientro a casa zuppo dalla testa ai piedi ma con addosso quella piacevole sensazione di leggerezza e euforia che si prova quando si compete e si corre quindi qualche rischio in piu' del solito.
e se adesso che arriva l'estate ci trovassimo piu' spesso per fare queste cose?
cronoman"

lunedì, giugno 04, 2007

Lucchetti a cavo


Qualunque lucchetto si può aprire, ma i modelli a cavo di acciaio flessibile sono assolutamente inutili.
Il cavo è costituito da una serie di fili di acciaio tenero e flessibile molto sottili arrotolati su se stessi, questo significa che anche la resistenza al taglio è quella di UNO SOLO di questi minuscoli filini e non di tutta la treccia; anche disponendo di tronchesi molto economici è possibile "rosicchiare" il cavo tagliando pochi cavetti alla volta anche se il diamero totale del cavo è superiore al centimetro; cosa ovviamente impossibile con una barra di acciaio pieno di un lucchetto ad U.
Il diametro dell'intero cavo è inoltre molto inferiore alle apparenze poiche è avvolto da uno spesso strato di gomma che spesso costituisce più del 50% del diametro totale.
A questo va aggiunto che i lucchetti a cavo più utilizzati sono del modello sottilissimo e supereconomico, spesso si trovano nei supermercati a cifre inferiori ai 5 euro, considerando quanto costano negli stessi negozi delle stringhe per scarpe non è difficile capire quanto possa resistere un antifurto del genere.

Non è bello sapere che una bici è stata rubata, ma usare un lucchetto a cavo è un invito a nozze per un ladro di biciclette.

venerdì, giugno 01, 2007

Nike, di nuovo


Ok, è ufficiale.
La fissa è di moda, la fissa è il nuovo skateboard ... almeno in Giappone, patria del Keirin.
Per inciso il tipo sulla sinistra ha ai piedi delle Vans :-)